Ristori per le attività economiche, domande entro il 16 luglio

«Da 700 a 4000 euro per le piccole attività commerciali e artigianali che non avevano ancora ricevuto sostegni dal Comune: un impegno che ci eravamo presi, un segnale doveroso verso chi ha pagato più di ogni altro gli effetti dell’emergenza economica e sanitaria». Così, il sindaco Roberto Ascani annuncia la nuova tranche di ristori deliberati dalla Giunta che ha destinato complessivi 115 mila euro da erogarsi sotto forma di contributi a fondo perduto ad attività economiche. Le domande vanno presentate entro il 16 luglio esclusivamente mediante la procedura telematica predisposta sul portale Suap al seguente indirizzo: https://servizi.comune.castelfidardo.an.it/suap/?page_id=438

Possono fruire di questa opportunità, esercizi di vicinato e medie strutture (ambulanti residenti in città di generi non alimentari con posteggi fissi nei mercati, servizi alla persona (acconciatori / estetiste), agenzie di viaggio e di organizzazione eventi, ma anche operanti nel settore della somministrazione alimenti e bevande (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), sale da ballo e discoteche (o assimilati), palestre e cinema con esclusione di sale giochi e scommesse.
La condizione fondamentale è avere sede operativa nel Comune di Castelfidardo prima dell’1/04/2021, non essere sottoposti a procedure concorsuali o di liquidazione ed essere in regola con i pagamenti dei tributi Comunali.
A seconda del settore di appartenenza è stabilito un tetto massimo all’entità del contributo (con possibilità di rivedere gli importi in relazione al numero delle richieste pervenute) così individuato: fino a un massimo di 4000 euro per agenzie di viaggio, 1500 per agenzie di organizzazione eventi e servizi alla persona, 1000 per palestre, cinema, sale da ballo discoteche e locali assimilati, esercizi non alimentari di vicinato e medie strutture e di somministrazione alimenti e bevande; 700 per ambulanti di generi non alimentari.
Sono invece escluse dal beneficio, le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate dal Dpcm 3 novembre 2020 nell’allegato 23.